venerdì 2 settembre 2011

The September Issue di R. J. Cutler


Ho trovato coinvolgente Grace Coddington, la direttrice creativa di Vogue America. Poi questo film è interessante per il ritmo, perché è incalzante come un thriller; per il senso estetico, e per la metafora. Se pure vogliamo tralasciare la moda e la morte in Leopardi, anche per non essere anacronistici come la romantica Grace a discapito di Anna Wintour, si può dire che c’è una sorta di Bildungsroman per immagini. Per esempio, la tensione-per: il film ne è colmo, di tensione per raggiungere un risultato di alta qualità. L'ambizione del resto è una qualità positiva. Mi ha colpito quando la Coddington consiglia al suo collega di non essere gentile con nessuno, neppure con lei, di concentrarsi nella direzione del lavoro, altrimenti non ce l'avrebbe fatta, perché - lo spiega dopo - un lavoro senza una direzione non ha senso. La Coddington è un'artista che segue una propria linea che peraltro, dice a un certo punto, con una certa autoironia, lei inventa lì per lì, anche rischiando di andare in conflitto con la Wintour. La sua è un'opposizione compatibile. Ma intanto la Coddington sembra davvero uscita da un quadro di Dante Gabriel Rossetti, è bellissima senza trucco attualmente non meno di quanto lo fosse ai tempi in cui faceva la modella.

Sandro De Fazi

Nessun commento: