giovedì 27 febbraio 2014

L'alienazione nella filologia classica

Appiani, Parnaso (1811)

1. Il lavoro filologico, sia a parte obiecti (i segni oggetto del vaglio) sia a parte subiecti (la sensibilità peculiare del filologo) va decantato da tutto quell’armamentario di inutilizzabile (perché inutile) tecnicismo asfittico, che aveva per esempio fatto parafrasare a Ettore Romagnoli la sentenza antipunica di Catone il Censore: Ceterum censeo philologiam esse delendam. E allontanare Nietzsche dall’ambiente pedante dell’accademia dove fu avversato proprio da Wilamowitz-Moellendorff, in seguito alla pubblicazione de Le origini della tragedia dallo spirito della musica

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