domenica 19 febbraio 2012

Prosa e poesia



manoscritto primitivo de L'educazione sentimentale di Flaubert (1843)

Il tempo della letteratura è il futuro anteriore. Ciò perché noi non viviamo in realtà al presente ma al passato-presente-futuro (immaginario) contrariamente all’assetto logico delle convenzioni comuni, così Frédéric Moreau “avrà amato” Mme Armoux nel non-luogo romanzesco (che è L’educazione sentimentale di Flaubert) imposto dalla separazione della prosa dalla poesia. È paradossale che manchi il concetto di individuo in una cultura come quella antica che conosceva esistenzialmente la pratica (poetica) delle relazioni sociali senza l’interferenza della merce (nel senso moderno), laddove è nato teoreticamente l’individuo quando la scienza moderna ha frantumato quell’antico fondamento che escludeva la merce. La tensione lineare-progressiva dei tempi storici e dei tempi principali (presente e futuro) è una contro-verità che si scontra con la letteratura: «Citarono in appoggio a questa contro-verità le pagine in cui alcune briciole di madeleine inzuppate in un’infusione mi ricordano (o almeno al narratore che dice “io”, e che non sono sempre io) tutto un tempo della mia vita, dimenticato nella prima parte dell’opera» (Marcel Proust).

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