manoscritto primitivo de L'educazione sentimentale di Flaubert (1843) |
Il tempo della letteratura è il futuro anteriore. Ciò perché
noi non viviamo in realtà al presente ma al passato-presente-futuro
(immaginario) contrariamente all’assetto logico delle convenzioni comuni, così
Frédéric Moreau “avrà amato” Mme Armoux nel non-luogo romanzesco (che è L’educazione sentimentale di Flaubert)
imposto dalla separazione della prosa dalla poesia. È paradossale che manchi il
concetto di individuo in una cultura come quella antica che conosceva esistenzialmente
la pratica (poetica) delle relazioni sociali senza l’interferenza della merce (nel
senso moderno), laddove è nato teoreticamente l’individuo quando la scienza moderna ha frantumato quell’antico fondamento che escludeva la merce. La tensione
lineare-progressiva dei tempi storici e dei tempi principali (presente e
futuro) è una contro-verità che si scontra con la letteratura: «Citarono in
appoggio a questa contro-verità le pagine in cui alcune briciole di madeleine inzuppate in un’infusione mi
ricordano (o almeno al narratore che dice “io”, e che non sono sempre io) tutto
un tempo della mia vita, dimenticato nella prima parte dell’opera» (Marcel
Proust).
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