Ho eliminato da
Facebook un’altra quantità di inutilità culturale. Continuerà a
"esistere" (?), ci mancherebbe altro; ma almeno non ne vedrò più nella
home l’ingombrante fasullaggine che la contraddistingue. Nella quale home
bastava nascondere i loro post, lo so, ma si vede che a me non bastava. La
vasta e articolata consecutio delle
proposizioni in un unico periodare lungo pochissimi sono capaci di tenerla, non
solo per ignoranza della storia della lingua tanto più esistente quanto più
testimoniata dai titolini accademici e dalle collaborazioncelle ai giornalini
che fanno tanto bene alla lingua, eppure è stato il trait d'union per secoli
tra la prosa ciceroniana classica fino alle migliori narrazioni del novecento
italiano, passando per Boccaccio Leopardi Manzoni che già avvertiva il disagio
e la necessità di aprire a una consecutio letteraria moderna. Ma l’estremo
paradosso dei vostri scrittorini di oggi è l’afasia: telegrafica.
- Cfr. Gian Luigi
Beccaria su Tuttolibri 25/2/2012.
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