domenica 19 febbraio 2012

Lo scrittore che si nasconde e che riappare



Ho sempre pensato che gli scrittori in fondo, nel profondo, sono abili commedianti non tanto per vocazione quanto per necessità. Leggo ora che nel 1979 Claudio Magris, prima di andare a Zurigo telefonò a Elias Canetti per sentire se fosse possibile incontrarlo; non gli rispose nessuno. Chiamò allora alla sua casa di Londra: stavolta gli rispose un'anziana governante che subito, con un forte accento inglese, in modo gentile, quasi festante, gli passò il poeta. Canetti gli spiegò che si era ritirato a Londra per finire un libro, e aggiunse: "mi scusi, per un momento fa, sa, ero io al telefono, prima, quando Lei ha chiesto di parlare con me..." Presumibilmente se non si fosse trattato di Magris la vecchia signora avrebbe annunciato, più o meno rammaricandosi, che Canetti non era in casa. (cfr. Claudio Magris, Itaca e oltre)

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