Mio commento all’articolo di Federico Zappino “La transessualità, modo di produzione del comune” per Alfabeta2 del 12 novembre 2017:
https://www.alfabeta2.it/2017/11/12/la-transessualita-modo-produzione-del-comune/
Senza negare l'importanza storica della ricerca
di Mario Mieli, ritengo però che le sue tesi risultino oggi inevitabilmente
datate, già a partire dal linguaggio. Non è proponibile oggi il passaggio da un
discorso identitario a uno comunitario nei termini di una "società
comunista". Un limite della gay
culture degli anni ‘70, pure vivissima e necessaria, è stata proprio la
debolezza del fondamento identitario e critico, la sua effettiva dispersione e
da ultimo la sua mancanza nel cercare di svilupparlo, forse inconsapevolmente,
in senso massificante. Un libro quindi che fatalmente rispecchia anche le
contraddizioni e gli errori di quegli anni.
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