«Madame Roland, sul
patibolo, chiese materiale per scrivere, per annotare i singolarissimi pensieri
che le erano venuti nell’ultimo tragitto. Peccato che glielo si sia rifiutato!
Giacché alla fine della vita vengono alla mente in sé raccolta pensieri fino
allora impensabili. Essi sono come demoni beati che si assidono risplendendo
sulle cime del passato.»
Goethe, da Kunst und Alterthum, secondo fascicolo del quinto volume, (Detti sparsi), 1925, in Massime e riflessioni, 258
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