19 gennaio 2012. Franco Freda parla bene di coloro che, artisti, intellettuali, «concorrono al bello, alla grande passione, a Dioniso e che rifuggono la mediocrità». E fin qui tutto benissimo. Ma, salvo Moresco, degli scrittori italiani contemporanei che cita come esempi non se ne salva manco uno. Niente Murgia, Niente Scurati, niente Pennacchi (per carità!), niente Tomassini, niente Buttafuoco, niente Culicchia (proprio niente), niente Valerio e soprattutto niente Saviano. Escludo che questi, tranne Moresco, concorrano al bello, alla grande passione e a Dioniso, tant'è vero che la mediocrità li premia. Peccato, perché su altre cose - non su tutto - che afferma nell'intervista a Andrea Pasqualetto (supplemento Sette del Corriere di oggi), saremmo in sintonia.
giovedì 19 gennaio 2012
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