8 gennaio 2012. Su La Lettura del Corriere una recensione di Gilda Policastro a Teoria del romanzo di Guido Mazzoni (Il Mulino). Si parte dal Satyricon. È significativa questa chiamata in causa di Petronio, anche se (e proprio perché) il romanzo antico era un genere letterario delle classi subalterne derivante dalla degradazione di forme e temi dell’alta cultura greca, portato da Petronio nell’alta letteratura romana sottoforma di romanzo rovesciato, un antiromanzo dalla struttura estremamente composita e allo stesso tempo profondamente unitaria. D’altra parte «nella sequenza dei testi accreditati ad un genere accadono spesso inezie, – scriveva Giancarlo Mazzacurati in Il Fantasma di Yorick. Laurence Sterne e il romanzo sentimentale (Liguori 2006, pp. 71-72) - che d’improvviso si trasformano in veri e propri uragani e modificano le più radicate tipologie, le più certificate formule, con un effetto d’urto che coinvolge anche i generi contigui». Questa ibridazione dice ancora molto alla letteratura italiana di oggi. È dunque necessario «leggere anche in forme meno massive» (per usare un’espressione della Policastro), tant’è vero che il superamento del genere è ormai una realtà quasi universalmente conclamata.
domenica 8 gennaio 2012
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