sabato 17 settembre 2011

La congettura diagnostica


Non abbiamo un solo testo autografo di autore greco o latino: gli errori con ogni verosimiglianza erano presenti fin dall’antichità. Ma un’interpolazione intenzionale può benissimo essere una falsificazione vera e propria. Escludendo l’errore materiale nella fonte, bisogna partire ragionevolmente dal presupposto che non è possibile risolvere tutte le problematiche del testo nella sua forma tràdita ma neppure si deve ricorrere precipitosamente all’obelo (†) qualora ci si imbatta in difficoltà a prima vista anche notevoli. Sarebbe ugualmente sbagliato
pretendere di non trovare eccezioni alle regole grammaticali canonizzate, come correggendo ἄν in δή soltanto perché in attico ἄν non è seguita dall’indicativo del futuro. Del resto, Paul Maas parlava di congettura diagnostica incoraggiando la pubblicazione dell’emendatio anche quando quest’ultima non restituisse la lezione genuina. La congettura, una volta resa nota, costituisce infatti un contributo potenzialmente coglibile da parte di un altro critico del testo.


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