Voglio consigliarvi la lettura del romanzo del mio
amico Sandro De Fazi, un racconto che spazia dagli anni anni '80 ad oggi e che
permette di vivere attraverso i protagonisti vicende, passioni, pensieri che
vanno dal presunto al reale tanto da chiedersi continuamente cosa c'è di
autobiografico e cosa invece è pura invenzione letteraria.
I personaggi più riusciti, a mio avviso, sono
sicuramente quelli di Fabrizio e di Diego, e non è poi così difficile
affezionarsi a loro e vivere con loro avventure e emozioni anche erotiche,
appassionate, forti ma mai volgari e scontate.
Nel libro sono presenti vere e proprie finestre di
erotismo anticonformista che spingono a voli pindarici e forse anche a
invidiare i personaggi che le vivono con così tanta naturalezza e leggerezza.
Del resto ogni singola persona presente in questo
racconto è tratteggiata con grande finezza psicologica, quasi sull'onda del
romanzo russo d'inizio del secolo scorso, e lentamente si entra nella trama e
si finisce col vivere le passioni, i pensieri, le considerazioni che costellano
la vita di "Eugenio" (ma esiste? È presente nel libro?) e di chi ne
fa parte.
Leggerlo è un piacere anche perché veloce e mai ridondante e porta a pensare che forse sarebbe bello entrare a far parte della storia raccontata non solo da spettatori, ma anche da protagonisti.
8 settembre 2021
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