mercoledì 22 aprile 2015

L'ultimo Visconti

Visibilmente sofferente, Luchino Visconti era circondato da gigli e rose, omaggi augurali dei suoi ammiratori, da libri, da carte, da mimose, tutte espressioni d’affetto.
Sofferente ma forte e combattivo, lo attraversava un’immensa tensione della volontà, esercitava una pazienza grandiosa.
Doveva sottoporsi a una disciplina durissima, per la fisioterapia quotidiana. Il suo corpo decadeva ma lui ostacolava il decorso della malattia in primo luogo col cervello. Voleva riabilitarsi completamente. 






Nessun commento: