DICHIARAZIONE DEL GIORNO 20 FEBBRAIO A.D. 2013
Fratelli
carissimi
Vi
ho convocato a questo Concistoro non solo per tre canonizzazioni ma anche per
comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Avendo
indagato la mia coscienza più volte e ripetutamente davanti a Dio sono giunto
alla sicura consapevolezza che le mie
forze con l’avanzare dell’età non sono adatte ormai a occuparmi con equità
dell’impegno petrino.
Sono
ben cosciente che questo impegno per sua essenza spirituale non soltanto vada svolto con azioni e parole, ma nondimeno tollerando e pregando. Tuttavia nel
nostro mondo attuale soggetto a veloci cambiamenti e sconvolto da questioni di
grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di san Pietro e
annunciare il Vangelo è necessaria anche una certa qual forza del corpo e
dell'anima, che negli ultimi mesi in me è talmente diminuita che dovrei ammettere
la mia inadeguatezza nel gestire bene il ministero a me affidato. Perciò, ben
consapevole del peso di questo atto in piena libertà dichiaro di rinunciare al
ministero di Vescovo di Roma, successore di san Pietro, a me affidato per
mandato dei cardinali il giorno 19 aprile 2005, cosicché dal giorno 28 febbraio
2013, ore 20, la sede di Roma, sede di san Pietro è vacante e coloro ai quali
compete devono convocare il Conclave per eleggere il nuovo Sommo Pontefice.
Fratelli
carissimi, dal profondo del cuore vi ringrazio per tutto l’amore e il travaglio col quale avete sopportato con me il peso del mio ministero e vi chiedo
benevolenza per tutte le mie debolezze. Ma ora affidiamo insieme la santa
Chiesa di Dio alla cura del suo sommo pastore, il Signore Nostro Gesù Cristo e
imploriamo sua madre Maria affinché assista con la sua materna bontà i padri
cardinali nell’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda anche
in futuro vorrei con tutto il cuore servire la santa Chiesa di Dio con una vita dedicata alla preghiera.
Dal Vaticano, 10 febbraio 2013
BENEDICTUS
PP. XVI
*
Declaratio
die 20 m. Februarii, A. D. MMXIII
Fratres
carissimi
Non
solum propter tres canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam
ut vobis decisionem magni momenti pro Ecclesiae vita communicem. Conscientia
mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires
meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque
administrandum.
Bene
conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et
loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo
nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis
pro vita fidei perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum
Evangelium etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis
mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi
commissum bene administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene conscius
ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae,
Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV
commisso renuntiare ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 20, sedes Romae,
sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab
his quibus competit convocandum esse.
Fratres
carissimi, ex toto corde gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum
pondus ministerii mei portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis.
Nunc autem Sanctam Dei Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu
Christi confidimus sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus
Cardinalibus in eligendo novo Summo Pontifice materna sua bonitate assistat.
Quod ad me attinet etiam in futuro vita orationi dedicata Sanctae Ecclesiae Dei
toto ex corde servire velim.
Ex
Aedibus Vaticanis, die 10 mensis februarii MMXIII
BENEDICTUS PP. XVI
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